Scicli
è una elegante cittadina dalla veste settecentesca; un
tempo di dominio arabo passò poi in mano normanna cosi come ricorda
il Santuario della Madonna delle Milizie a circa 1,5 km di distanza
da Scicli, verso la costa.
Sicuramente vi consiglio che il periodo più particolare per andare a Scicli è quando festeggiano la "Madonna delle Milizie" unica Madonna Armata a Cavallo.
La
visita del piccolo centro può iniziare da piazza Italia dove, oltre
ai bei palazzi settecenteschi sorge la Chiesa Madre della Madonna
delle Milizie, in stile barocco, ricca di stucchi dorati e affreschi.
Da sottolineare la Madonna delle Milizie, un'opera in cartapesta
rappresentante la lotta contro i Saraceni.
Passiamo
poi alla Chiesa di San Bartolomeo del XV secolo, il cui interno ci
permette di ammirare un presepe ligneo del 1573 ma rinnovato in epoca
successiva.
Palazzo
Beneventano risulta essere uno dei monumenti barocchi più
significativi dell'intero ragusano.
Da
ricordare sono anche il Complesso monastico dei Carmelitani,
risalente al 1386, e la Chiesa di Santa Maria La Nova in stile
neoclassico ma risalente al XV secolo.
Altre
chiese sono quelle di San Matteo, molto suggestiva, e della Croce.
Durante
la Festa della Madonna di Scicli ultimo
sabato del mese di maggio, un dipinto settecentesco e una statua in
grandezza naturale che raffigura la Vergine incoronata, spada in mano
e corazza addosso, su un bianco cavallo rampante bardato a guerra (il tutto fatto di materiale Cartapesta e stoffe autentiche), si
rievoca una mitica battaglia che sarebbe avvenuta nei pressi della
cittadina ragusana all'epoca della conquista normanna della Sicilia.
Oggi
la rievocazione della vittoria decisiva inflitta da Ruggero ai
Saraceni va in scena nell'ultimo sabato del mese di maggio, a ricordo
dell'intervento provvidenziale della Madonna detta delle Milizie: la
leggenda vuole infatti che sia stata la Vergine, giunta dal cielo a
cavallo di un bianco destriero, spada alla mano, a liberare la città
dall'assedio saraceno poco prima che Scicli e il Gran Conte
capitolassero.
La
Festa consiste in una suggestiva rappresentazione teatrale in lingua,
in cui rivivono le scene e i protagonisti dello scontro.
Vale
la pena parteciparvi per ammirare la sfilata dell'eccezionale statua
a grandezza naturale della Madonna: raffigurata su un cavallo
bardato, con la corona, la spada e la corazza.
Il
momento
più atteso è
la rappresentazione della "moresca",
il sabato, in cui vengono ricostruiti i luoghi della battaglia e dove
attori improvvisati, in costume d'epoca, ripercorrono i momenti
salienti fino all'intervento della Vergine Santa che libera la città
dall'assedio straniero. La Festa delle Milizie è nota in tutto il
mondo per essere l'unica manifestazione in cui si commemora la
discesa
della Vergine a cavallo,
che, armata di spada, salvò gli sciclitani dalle incursioni
saracene.
La
leggenda narra che la vittoria dei cristiani avvenne grazie
all'apparizione della Madonna guerriera a cavallo, evento che
determinò la decisione di Ruggero di far costruire una chiesa in
onore della Madonna delle Milizie.
L'evento
è ricordato dagli sciclitani con la preparazione di due
gruppi che simboleggiano i cristiani e i saraceni pronti a darsi
battaglia,
da una fiera,
da corse
di cavalli,
l'arrivo dei numerosi fedeli dalle città vicine, ma anche da
elementi sacri come la processione
della statua della
Madonna, il pellegrinaggio
fino
alla vicina Donnalucata
dove,
pare, apparve la Madonna in aiuto dei normanni.
Durante
i giorni della festa si svolgono manifestazioni colletarali come la
"Sagra
delle Teste di Turco",
dolce tipico sciclitano per eccellenza, con evidente riferimento
proprio alla battaglia che ispira la festa, ed eventi duranti i quali
è possibile degustare
prodotti tipici.
Alla
prossima MG
Wow.. Che bello.. Mai stata a scicli! Mi piacerebbe proprio visitare questa citta soprattutto durante questa manifestazione!!
RispondiElimina