Ogni
Contrada è come un piccolo stato, possiede, entro il suo territorio,
una Chiesa con annessa la sede ove viene custodito tutto il suo
patrimonio: cimeli,costumi della Comparsa - quelli in uso e molti di antica data
drappelloni delle vittorie,
bandiere,
archivio e tutto quanto altro concerne la vita della Contrada stessa.
drappelloni delle vittorie,
bandiere,
archivio e tutto quanto altro concerne la vita della Contrada stessa.
La
festa raggiunge il suo compimento con lo uno scoppio di mortaretto
che annuncia l'uscita dei cavalli dall'Entrone.
Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo o ostacolare gli avversari durante la corsa. Quindi si procede all'avvicinamento verso la "mossa", ossia il punto dove sono stati tesi due canapi tra i quali saranno chiamati ad allinearsi cavalli e fantini.
L'ordine di entrata è stabilito dalla sorte, infatti le Contrade vengono chiamate secondo l'ordine di estrazione.
Se la partenza non sarà valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli.
Quest'ultimi dovranno compiere tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato sarà riservata la gloria della vittoria.
Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche "scosso" ossia senza fantino.
Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo o ostacolare gli avversari durante la corsa. Quindi si procede all'avvicinamento verso la "mossa", ossia il punto dove sono stati tesi due canapi tra i quali saranno chiamati ad allinearsi cavalli e fantini.
L'ordine di entrata è stabilito dalla sorte, infatti le Contrade vengono chiamate secondo l'ordine di estrazione.
Se la partenza non sarà valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli.
Quest'ultimi dovranno compiere tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato sarà riservata la gloria della vittoria.
Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche "scosso" ossia senza fantino.
I
festeggiamenti iniziano subito: i contradaioli ricevono il Palio e
con quello si recano in Provenzano (per il Palio di luglio) o al
Duomo (ad agosto) per cantare il Te Deum di ringraziamento.
Da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo, fino all'autunno, quando, tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si svolgerà la "cena della vittoria" a cui parteciperanno migliaia di contradaioli e, al posto d'onore, il cavallo vittorioso, vero e proprio ammirato eroe.
Il
Palio è una secolare celebrazione alla quale partecipa
spontaneamente tutto il popolo senese, anche la vendita dei posti
nelle tribune, nei balconi ed alle finestre, è effettuata
singolarmente dai rispettivi proprietari che spesso hanno i negozi
che si affacciano nella Piazza del Campo o le abitazioni nelle vie
adiacenti. E' tuttavia raccomandabile raggiungere la Piazza almeno
mezz’ora prima del corteo storico.
All’interno della Piazza del Campo è data facoltà al pubblico di assistere al Palio gratuitamente. E' forse la maniera più emozionante per vedere la corsa, mischiati insieme ai senesi.
Da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo, fino all'autunno, quando, tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si svolgerà la "cena della vittoria" a cui parteciperanno migliaia di contradaioli e, al posto d'onore, il cavallo vittorioso, vero e proprio ammirato eroe.
All’interno della Piazza del Campo è data facoltà al pubblico di assistere al Palio gratuitamente. E' forse la maniera più emozionante per vedere la corsa, mischiati insieme ai senesi.
Da
non perdere a Siena
Più
di tutto si ricorda il colore delle facciate dei palazzi e dei tetti,
quel "Terra di Siena",
è questo che rende Siena così affascinante e amata: è rimasta intatta come nel Medioevo ed è una specie di viaggio nel tempo, la ricerca di un'epoca d'oro che apparteneva a molte altre piccole e grandi città italiane e che non ritornerà più.
quel "Terra di Siena",
è questo che rende Siena così affascinante e amata: è rimasta intatta come nel Medioevo ed è una specie di viaggio nel tempo, la ricerca di un'epoca d'oro che apparteneva a molte altre piccole e grandi città italiane e che non ritornerà più.
I
ricordi emergono solo qualche giorno dopo: per prima mi torna alla
mente Piazza
del Campo con il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia;
poi il bianco e nero del Duomo,
il Battistero e tutto il resto.
1) Piazza del Campo a Siena
Piazza
del Campo a Siena è considerata una delle più belle piazze del
mondo. Ha una caratteristica forma di conchiglia che si può ammirare
solo dall'alto della Torre del Mangia. Dal 1300 è il centro della
vita di Siena e come accade ancora due volte l'anno durante il famoso
Palio.
Oggi
Piazza del Campo è il luogo turistico per eccellenza di Siena, punto
di passaggio obbligato in cui i ristoranti e i negozi di souvenir
spadroneggiano, senza però offuscare la bellezza della piazza. La
leggera pendenza rende ancora più imponente la sagoma del Palazzo
Pubblico con la Torre del Mangia, mentre tutta la piazza è
accerchiata dalle belle e imponenti facciate dei palazzi nobiliari.
Vi
consiglio di compiere il rito turistico per eccellenza che prevede
che ci si sieda o ci si stenda a terra ad ammirare il pezzo di cielo
che si apre sopra la piazza.
In
alto nella Piazza c'è la Fonte Gaia, la più bella delle fonti
d'acqua senesi. Quella che si ammira oggi in Piazza del Campo è una
copia della fonte che Jacopo della Quercia scolpì tra il 1409 e il
1419.
2) La Torre del Mangia a Siena
Se
soffrite di vertigini, forse non è il caso di avventurarsi fino agli
88 metri della Torre del Mangia, ma vi avvertiamo che vi perderete
una vista eccezionale. Da lassù, infatti, lo spettacolo è davvero
mozzafiato. Si vede tutta Siena: da Piazza del Campo, al Duomo un pò
più distante, alle colline lontane. La torre prende il nome da
Giovanni di Duccio, primo custode che si godeva la vita spendendo
tutti i suoi guadagni mangiando nelle osterie di Siena. I senesi lo
avevano ribatezzato Mangiaguadagni, da cui Torre del Mangia. La
leggenda racconta che durante la costruzione ai piedi della torre
siano state seppellite monete portafortuna e che ad ogni angolo della
torre ci siano pietre con scritte latine ed ebraiche, con il compito
di tenere lontani dalla Torre tuoni e tempeste.
Il prezzo è di circa 7 euro, biglietto cumulativo con il museo civico(12 euro).
Il prezzo è di circa 7 euro, biglietto cumulativo con il museo civico(12 euro).
Di
solito si arriva al Duomo dopo aver visitato Piazza del Campo. Il
Duomo con la facciata in cui prevalgono il bianco e il nero.
Ma per quanto splendida, non è questa la parte migliore di questa chiesa dedicata a Maria Assunta.
I gioielli più importanti sono all'interno: il pavimento, pieno di simboli esoterici e storie religiose: ci sono tutte le Sibille della tradizione, ma anche la Strage degli Innocenti, il Re David ed Ermete Trismegisto, la vita di Mosè e il Sacrificio di Iefte. Nella navata sinistra, prima del transetto, si apre la Libreria Piccolomini, affrescata da Pinturicchio e che a dispetto del nome non ha mai ospitato i libri di Papa Pio II. Subito dopo la Libreria c'è la Cappella Piccolomini, dove Michelangelo lavorò dal 1501 al 1504 scolpendo le 4 statue delle nicchie inferiori. Da non perdere anche il Pulpito, realizzato da Nicola Pisano, con scene bibliche e della Vita di Gesù.
Ma per quanto splendida, non è questa la parte migliore di questa chiesa dedicata a Maria Assunta.
I gioielli più importanti sono all'interno: il pavimento, pieno di simboli esoterici e storie religiose: ci sono tutte le Sibille della tradizione, ma anche la Strage degli Innocenti, il Re David ed Ermete Trismegisto, la vita di Mosè e il Sacrificio di Iefte. Nella navata sinistra, prima del transetto, si apre la Libreria Piccolomini, affrescata da Pinturicchio e che a dispetto del nome non ha mai ospitato i libri di Papa Pio II. Subito dopo la Libreria c'è la Cappella Piccolomini, dove Michelangelo lavorò dal 1501 al 1504 scolpendo le 4 statue delle nicchie inferiori. Da non perdere anche il Pulpito, realizzato da Nicola Pisano, con scene bibliche e della Vita di Gesù.
Il
biglietto costa circa 3 euro.
4) Il Battistero di Siena
4) Il Battistero di Siena
Proprio
alle spalle del Duomo di Siena, dal 1325 il Battistero contende alla
cattedrale il ruolo di luogo religioso più importante della città.
Per molti secoli sotto la volta ogivale del Battistero sono stati
battezzati tutti i senesi, illustri e non.
Sulle
tre navate richiamano e incantano gli occhi gli affreschi di
Benvenuto di Giovanni (I Miracoli di Sant'Antonio da Padova - 1460),
Pietro degli Orioli (La Lavanda dei Piedi ) e Lorenzo di Pietro detto
il "Vecchietta" (affreschi delle volte con Articoli del
Credo 1447/1450).
Ma
il protagonista del Battistero è il Fonte Battesimale in bronzo e
marmo, posto proprio al centro Battistero. Ci hanno messo le mani e
hanno lasciato il loro segno Jacopo della Quercia, Giovanni di
Turino, Lorenzo Ghiberti e Donatello, che realizzò anche gli angeli
in bronzo che decorano il ciborio.
Il biglietto ha un costo di 3 euro.
Il biglietto ha un costo di 3 euro.
5) Il Palazzo Pubblico di Siena
Il
Palazzo Pubblico di Siena è considerato uno dei più bei palazzi
civili d'Italia, da sempre ammirato per la maestosità e l'armonia.
Nel Palazzo c'è il Museo Civico di Siena, con i famosi affreschi di
Ambrogio Lorenzetti che rappresentano l'Allegoria del Buono e Cattivo
Governo.
6) Il Museo Civico di Siena
Il
Museo Civico di Siena contiene una delle allegorie più famose del
mondo: quella del Cattivo e del Buon Governo, dipinta sulle pareti da
Ambrogio Lorenzetti.
Per
la prima volta nella storia dell'arte, si dipinge un ciclo pittorico
in cui il tema prevalente non è religioso ma civile. Il risultato è
l'Allegoria del Buono e del Cattivo Governo, straordinario racconto
di come il modo di governare (Separazione dei poteri, partecipazione
dei cittadini e forza militare) sia l'elemento che decide il
benessere o la decadenza di una società. L'altro grande protagonista
del Museo è La Maestà di Simone Martini, che i Nove fecero
dipingere per testimoniare la grande devozione che i senesi hanno
verso la Vergine.
Il costo del bglietto è di 7,50 euro.
Il costo del bglietto è di 7,50 euro.
Cosa mangiare a Siena
*cinghiale
(in particolare la Cinta Senese)
la
lepre si preparano crostini, pappardelle e carne alla brace.
*crostini (serviti come antipasto) fanno bella mostra e attirano il
palato salumi, pecorino, miele e fegatelli
*zuppe
invernali la ribollita è quella che più di tutte aiuta a superare
il freddo
*vini
di Siena e della provincia: il Chianti, il Brunello di Montalcino, il
Montepulciano e la Vernaccia di San Gimignano. *Per chi non s'alza da
tavola senza aver chiuso con il dolce, c'è solo l'imbarazzo della
scelta: cantucci, ricciarelli, panforte e cavallucci, accompagnati
dal classico Vin Santo.
Uscire la sera a Siena
Siena
di sera non offre i divertimenti di una grande città, e certamente
non è questo quello che si aspetta chi sceglie di visitare il centro
toscano,
l'attività preferita dei turisti in visita a Siena è una
bella cena tipica al ristorante e poi un lento passeggiare tra i
vicoli per cercare di mandar giù la sostanziosa cucina senese.
Il
punto di arrivo è sempre Piazza del Campo.
Quando il tempo lo permette, ci si siede al centro della piazza, qualcuno si stende, e si ammira il cielo stellato. Cosa importa che non ci siano discoteche e locali alla moda, di fronte a tutta questa bellezza?
Quando il tempo lo permette, ci si siede al centro della piazza, qualcuno si stende, e si ammira il cielo stellato. Cosa importa che non ci siano discoteche e locali alla moda, di fronte a tutta questa bellezza?
Tanta bellezza davvero, non mi piace solo perchè vengono usati i cavalli ma per il resto come festa e tradizione, luoghi e cibo è tutto ottimo
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