19 giugno 2014

SIENA E IL PALIO DI SIENA


Ogni Contrada è come un piccolo stato, possiede, entro il suo territorio, una Chiesa con annessa la sede ove viene custodito tutto il suo patrimonio: cimeli,costumi della Comparsa - quelli in uso e molti di antica data

 drappelloni delle vittorie,

  bandiere, 

archivio e tutto quanto altro concerne la vita della Contrada stessa.

La festa raggiunge il suo compimento con lo uno scoppio di mortaretto che annuncia l'uscita dei cavalli dall'Entrone.
 Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo o ostacolare gli avversari durante la corsa. Quindi si procede all'avvicinamento verso la "mossa", ossia il punto dove sono stati tesi due canapi tra i quali saranno chiamati ad allinearsi cavalli e fantini.
 L'ordine di entrata è stabilito dalla sorte, infatti le Contrade vengono chiamate secondo l'ordine di estrazione. 

 Se la partenza non sarà valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli. 

Quest'ultimi dovranno compiere tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato sarà riservata la gloria della vittoria.
 Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche "scosso" ossia senza fantino.

I festeggiamenti iniziano subito: i contradaioli ricevono il Palio e con quello si recano in Provenzano (per il Palio di luglio) o al Duomo (ad agosto) per cantare il Te Deum di ringraziamento. 

Da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo, fino all'autunno, quando, tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si svolgerà la "cena della vittoria" a cui parteciperanno migliaia di contradaioli e, al posto d'onore, il cavallo vittorioso, vero e proprio ammirato eroe.


 Il Palio è una secolare celebrazione alla quale partecipa spontaneamente tutto il popolo senese, anche la vendita dei posti nelle tribune, nei balconi ed alle finestre, è effettuata singolarmente dai rispettivi proprietari che spesso hanno i negozi che si affacciano nella Piazza del Campo o le abitazioni nelle vie adiacenti. E' tuttavia raccomandabile raggiungere la Piazza almeno mezz’ora prima del corteo storico.

All’interno della Piazza del Campo è data facoltà al pubblico di assistere al Palio gratuitamente. E' forse la maniera più emozionante per vedere la corsa, mischiati insieme ai senesi.


Da non perdere a Siena

La bellezza di Siena si apprezza solo qualche giorno dopo averla lasciata.

Più di tutto si ricorda il colore delle facciate dei palazzi e dei tetti,

 quel "Terra di Siena",

 è questo che rende Siena così affascinante e amata: è rimasta intatta come nel Medioevo ed è una specie di viaggio nel tempo, la ricerca di un'epoca d'oro che apparteneva a molte altre piccole e grandi città italiane e che non ritornerà più.

I ricordi emergono solo qualche giorno dopo: per prima mi torna alla mente Piazza del Campo con il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia; poi il bianco e nero del Duomo, il Battistero e tutto il resto.

1) Piazza del Campo a Siena



Piazza del Campo a Siena è considerata una delle più belle piazze del mondo. Ha una caratteristica forma di conchiglia che si può ammirare solo dall'alto della Torre del Mangia. Dal 1300 è il centro della vita di Siena e come accade ancora due volte l'anno durante il famoso Palio.
Oggi Piazza del Campo è il luogo turistico per eccellenza di Siena, punto di passaggio obbligato in cui i ristoranti e i negozi di souvenir spadroneggiano, senza però offuscare la bellezza della piazza. La leggera pendenza rende ancora più imponente la sagoma del Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia, mentre tutta la piazza è accerchiata dalle belle e imponenti facciate dei palazzi nobiliari.
Vi consiglio di compiere il rito turistico per eccellenza che prevede che ci si sieda o ci si stenda a terra ad ammirare il pezzo di cielo che si apre sopra la piazza.
In alto nella Piazza c'è la Fonte Gaia, la più bella delle fonti d'acqua senesi. Quella che si ammira oggi in Piazza del Campo è una copia della fonte che Jacopo della Quercia scolpì tra il 1409 e il 1419.

2) La Torre del Mangia a Siena


Se soffrite di vertigini, forse non è il caso di avventurarsi fino agli 88 metri della Torre del Mangia, ma vi avvertiamo che vi perderete una vista eccezionale. Da lassù, infatti, lo spettacolo è davvero mozzafiato. Si vede tutta Siena: da Piazza del Campo, al Duomo un pò più distante, alle colline lontane. La torre prende il nome da Giovanni di Duccio, primo custode che si godeva la vita spendendo tutti i suoi guadagni mangiando nelle osterie di Siena. I senesi lo avevano ribatezzato Mangiaguadagni, da cui Torre del Mangia. La leggenda racconta che durante la costruzione ai piedi della torre siano state seppellite monete portafortuna e che ad ogni angolo della torre ci siano pietre con scritte latine ed ebraiche, con il compito di tenere lontani dalla Torre tuoni e tempeste.
Il prezzo è di circa 7 euro, biglietto cumulativo con il museo civico(12 euro).


3) Il Duomo di Siena

Di solito si arriva al Duomo dopo aver visitato Piazza del Campo. Il Duomo con la facciata in cui prevalgono il bianco e il nero. 

Ma per quanto splendida, non è questa la parte migliore di questa chiesa dedicata a Maria Assunta.
 I gioielli più importanti sono all'interno: il pavimento, pieno di simboli esoterici e storie religiose: ci sono tutte le Sibille della tradizione, ma anche la Strage degli Innocenti, il Re David ed Ermete Trismegisto, la vita di Mosè e il Sacrificio di Iefte. Nella navata sinistra, prima del transetto, si apre la Libreria Piccolomini, affrescata da Pinturicchio e che a dispetto del nome non ha mai ospitato i libri di Papa Pio II. Subito dopo la Libreria c'è la Cappella Piccolomini, dove Michelangelo lavorò dal 1501 al 1504 scolpendo le 4 statue delle nicchie inferiori. Da non perdere anche il Pulpito, realizzato da Nicola Pisano, con scene bibliche e della Vita di Gesù.
Il biglietto costa circa 3 euro.

4)
Il Battistero di Siena
Proprio alle spalle del Duomo di Siena, dal 1325 il Battistero contende alla cattedrale il ruolo di luogo religioso più importante della città. Per molti secoli sotto la volta ogivale del Battistero sono stati battezzati tutti i senesi, illustri e non.

Sulle tre navate richiamano e incantano gli occhi gli affreschi di Benvenuto di Giovanni (I Miracoli di Sant'Antonio da Padova - 1460), Pietro degli Orioli (La Lavanda dei Piedi ) e Lorenzo di Pietro detto il "Vecchietta" (affreschi delle volte con Articoli del Credo 1447/1450).
Ma il protagonista del Battistero è il Fonte Battesimale in bronzo e marmo, posto proprio al centro Battistero. Ci hanno messo le mani e hanno lasciato il loro segno Jacopo della Quercia, Giovanni di Turino, Lorenzo Ghiberti e Donatello, che realizzò anche gli angeli in bronzo che decorano il ciborio.
Il biglietto ha un costo di 3 euro.



5) Il Palazzo Pubblico di Siena

Il Palazzo Pubblico di Siena è considerato uno dei più bei palazzi civili d'Italia, da sempre ammirato per la maestosità e l'armonia. Nel Palazzo c'è il Museo Civico di Siena, con i famosi affreschi di Ambrogio Lorenzetti che rappresentano l'Allegoria del Buono e Cattivo Governo.


6) Il Museo Civico di Siena

Il Museo Civico di Siena contiene una delle allegorie più famose del mondo: quella del Cattivo e del Buon Governo, dipinta sulle pareti da Ambrogio Lorenzetti.
Per la prima volta nella storia dell'arte, si dipinge un ciclo pittorico in cui il tema prevalente non è religioso ma civile. Il risultato è l'Allegoria del Buono e del Cattivo Governo, straordinario racconto di come il modo di governare (Separazione dei poteri, partecipazione dei cittadini e forza militare) sia l'elemento che decide il benessere o la decadenza di una società. L'altro grande protagonista del Museo è La Maestà di Simone Martini, che i Nove fecero dipingere per testimoniare la grande devozione che i senesi hanno verso la Vergine.
Il costo del bglietto è di 7,50 euro.


Cosa mangiare a Siena


Le colline intorno alla città regalano da secoli olio, vino, carne e verdure.

*cinghiale (in particolare la Cinta Senese)
la lepre si preparano crostini, pappardelle e carne alla brace. *crostini (serviti come antipasto) fanno bella mostra e attirano il palato salumi, pecorino, miele e fegatelli
*zuppe invernali la ribollita è quella che più di tutte aiuta a superare il freddo
*vini di Siena e della provincia: il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Montepulciano e la Vernaccia di San Gimignano. *Per chi non s'alza da tavola senza aver chiuso con il dolce, c'è solo l'imbarazzo della scelta: cantucci, ricciarelli, panforte e cavallucci, accompagnati dal classico Vin Santo.

Uscire la sera a Siena

Siena di sera non offre i divertimenti di una grande città, e certamente non è questo quello che si aspetta chi sceglie di visitare il centro toscano,


l'attività preferita dei turisti in visita a Siena è una bella cena tipica al ristorante e poi un lento passeggiare tra i vicoli per cercare di mandar giù la sostanziosa cucina senese.

Il punto di arrivo è sempre Piazza del Campo. 
Quando il tempo lo permette, ci si siede al centro della piazza, qualcuno si stende, e si ammira il cielo stellato. Cosa importa che non ci siano discoteche e locali alla moda, di fronte a tutta questa bellezza?

1 commento:

  1. Tanta bellezza davvero, non mi piace solo perchè vengono usati i cavalli ma per il resto come festa e tradizione, luoghi e cibo è tutto ottimo

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