La città di Enna, “Ombelico della Sicilia”, sorge sul culmine di una propaggine montuosa terrazzata, in un luogo assai panoramico con il territorio sfruttato a fini agricoli, dove prosperano attività di tipo estrattivo.
Colonizzata in epoca greca, venuta in possesso dei romani, in età imperiale conquistata dai Bizantini e per la sua posizione strategica che la rendeva praticamente inespugnabile, resistette lungamente agli arabi, che la occuparono dopo un assedio ultraventennale nell’859.
Divenuta Kasrianna per volontà dei nuovi padroni la città conobbe di prosperità sino all’avvento dei Normanni (XI sec.).
Sicuramente uno dei momenti più caratteristici per visitarla è Settimana Santa, i cui riti risalgono al periodo della dominazione spagnola (XV-XVII sec.), quando le Confraternite vennero autorizzate a costituirsi liberamente come organizzazioni religiose per promuovere il culto, ricevendo dai sovrani norme precise e privilegi. Oggi ne sopravvivono solo 15, che regolamentati da Statuti, oltre ad animare la Settimana Santa, provvedono a solennizzare attivamente gli eventi religiosi più significativi della città. Il momento culminante delle celebrazioni pasquali è Venerdì Santo, quando, nel primo pomeriggio, tutte le Confraternite giungono al Duomo e lì incominciano a comporsi per la solenne processione. Sono oltre duemila i confrati incappucciati che, in rigoroso ordine prestabilito e in assoluto silenzio e mestizia, precedono le Vare del Cristo morto e dell'Addolorata, dando così inizio al lungo corteo funebre che percorrerà quasi tutta la città. Ad aprire la sfilata, tra due ali di folla, è la Compagnia della Passione, i cui confrati, portano su dei vassoi i 25 simboli del martirio di Cristo, detti i Misteri: la croce, la borsa con i trenta denari, la corona, la lanterna, il gallo, i chiodi e gli arnesi per la flagellazione. Seguono la altre Confraternite e, con la massima compostezza, la processione lentamente si snoda per le vie cittadine fino a raggiungere la chiesa del cimitero, ex Convento dei Cappuccini, dove viene impartita, ai fedeli, la benedizione con la croce reliquario contenente una spina della corona di Cristo. La processione, quindi, ritorna verso il Duomo.
Da non perdere ad Enna
1.
Duomo di Enna
originario
del XIV sec. allorché venne edificato in piena epoca
aragonese.
Gravemente danneggiato da un incendio nella seconda metà del XV sec., venne ristrutturato in età barocca (XVII sec.). Il poderoso prospetto si affaccia su una mossa scalinata e si caratterizza per il porticato sovrastato da una poderosa torre secentesca.
Gravemente danneggiato da un incendio nella seconda metà del XV sec., venne ristrutturato in età barocca (XVII sec.). Il poderoso prospetto si affaccia su una mossa scalinata e si caratterizza per il porticato sovrastato da una poderosa torre secentesca.
2.
Piazza con Belvedere
Il
Belvedere è una piazza
rettangolare
costruita in epoca fascista al cui centro troneggia la Fontana
del ratto di
Proserpina attorno
si stringono verdi siepi
su
cui svettano alti pini
secolari.
Qui
potrete godere di una vista fantastica della vicina Calascibetta,
cittadina medievale fino alle vette dei Nebrodi,
che cingono l'orizzonte.
Vi
segnalo inoltre un Parco gioco gratuito per i vostri
bambini...piacevole sosta per Genitori e Bambini!!!
3.
Alla scoperta
delle piccole meraviglie di Enna
Nella
provincia di Enna esistono diversi piccoli paesini, piccoli borghi
che il tempo non ha trasformato in grandi città ma ha lasciato
illesi custodi della storia e della tradizione. Sono questi i paesi
nei quali si può sentire ancora molto forte la tradizione siciliana,
ammirarla con lo sguardo, attraverso i monumenti, sentirla con le
orecchie, attraverso le ballate tipiche, gustarla, deliziandosi con i
saporiti cibi. Un’esperienza multisensoriale che vi conquisterà e
vi farà ricordare a lungo dell’altra faccia della Sicilia.
4.Castello
di Lombardia
Questa
antica costruzione, nella posizione più elevata della città, sorse
in epoche verosimilmente anteriori a quella sveva, che è comunemente
ritenuta quella della sua fondazione. Delle venti torri di un tempo
se ne sono conservate appena sei; tra le più significative si
distingue la Torre
Pisana,
coronata da una struttura merlata.
Torre di Federico Questo singolare elemento a pianta ottagonale sorge al centro dei giardini pubblici e data al XIII sec. allorché fece parte, con molta probabilità, di una più vasta e importante struttura castellana.
5.
Treno
Museo Di Villarosa
Se
ti trovi in Sicilia non puoi non andare a visitare il treno museo
dell'arte mineraria, della civiltà contadina, dell'emigrazione e
dell'oggettistica ferroviaria d'epoca a Villarosa in provincia di
Enna: unico nel suo stile in Europa.
Otto vecchi vagoni, completamente ristrutturati che raccontano, con oggetti, foto d'epoca, antichi documenti, attrezzi d'epoca, sapientemente allocati, antiche atmosfere e tempi lontani in cui i giorni trascorrevano lentamente attraverso l'orologio della natura e lontano dal tran-tran, dalla frenesia, dai network ,della vita moderna.
Vi porterà in un mondo lontano dove il lavoro, la famiglia, le cose semplici di un tempo vi condurranno in treno in un viaggio che vi entusiasmerà.
ll viaggio all'interno dei vagoni è accompagnato da una voce diffusa da piccoli altoparlanti che racconta la vita attraverso gli oggetti e le storie di vita
rappresentate.
La struttura è idonea ad una utenza diversamente abile.
Potete arrivare presso la stazione di Villarosa in auto, pullman o in...TRENO!
Otto vecchi vagoni, completamente ristrutturati che raccontano, con oggetti, foto d'epoca, antichi documenti, attrezzi d'epoca, sapientemente allocati, antiche atmosfere e tempi lontani in cui i giorni trascorrevano lentamente attraverso l'orologio della natura e lontano dal tran-tran, dalla frenesia, dai network ,della vita moderna.
Vi porterà in un mondo lontano dove il lavoro, la famiglia, le cose semplici di un tempo vi condurranno in treno in un viaggio che vi entusiasmerà.
ll viaggio all'interno dei vagoni è accompagnato da una voce diffusa da piccoli altoparlanti che racconta la vita attraverso gli oggetti e le storie di vita
rappresentate.
La struttura è idonea ad una utenza diversamente abile.
Potete arrivare presso la stazione di Villarosa in auto, pullman o in...TRENO!
Dove
alloggiare
Sicuramente
AGRITURISMO BORGO DEODATO, immerso nella Campagna Ennese
vicino all'autostrada e a 10 minuti da Enna e ad 1 minuto dal Treno
Museo di Villarosa.
Agriturismo
Borgo Deodato è un Agriturismo con la A MAIUSCOLA!!!
QUI
POTRETE VIVERE DA VERI FATTORI, ACCOLTI DA ANTONIO E SARA
DIMOSTRAZIONE DI ACCOGLIENZA INNATA (pensate solo che per il Pranzo
di Pasqua a tutti i bambini è stato regalato un uovo di Pasqua
realizzato da una cioccolatteria artigianale) TROVERETE:
- UN AGRITURISMO A KM ZERO
- UNA FATTORIA DIDATTICA PER VOI E I VOSTRI BIMBI
- UNO ZOO DOVE NON MANCA NESSUN ANIMALE DELLA FATTORIA
- e tanto altro.....
Presto
sul blog i dettagli
MG
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