19 ottobre 2014

Borghetto, Valeggio sul Mincio e Parco Sigurtà

Borghetto frazione del comune di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona è incluso nella lista de "I Borghi più Belli d'Italia".
Oltre al ponte visconteo, da vedere i caratteristici mulini ad acqua, alcune ruote dei quali sono state rimesse in funzione, e la chiesa parrocchiale dedicata a San Marco Evangelista ( l'edificio è affiancato dalla torre campanaria di epoca scaligera che contiene una campana risalente all'anno 1381 (una delle più antiche del veronese). 



Valeggio significherebbe "luogo pianeggiante", anche se la tradizione, in modo più suggestivo, riferisce il toponimo a Vale dium, "Valle degli dei".
Speciali al burro fuso e salvia, ma ottimi anche in brodo, i celebri tortellini di Valeggio spadroneggiano tra i primi (rigorosamente fatti a mano, si possono acquistare in numerosi pastifici di Valeggio e Borghetto).
Qui il tortellino è chiamato "nodo d´amore" perché ricorderebbe il nodo di un fazzoletto di seta intrecciato da due amanti prima di gettarsi nel Mincio.
Il fiume è protagonista nei secondi: luccio in salsa, trota e anguilla, preparati in vari modi, sono da gustare accompagnati dai vini Doc della zona, il Bianco di Custoza e il Bardolino.
Nelle vicinanze vi consiglio un Parco assolutamente da visitare dove il tema è offerto dall’incredibile lavoro operato dall’uomo in uno dei giardini più belli del mondo.

Il Parco Giardino Sigurtà ha una superficie di 600.000 metri quadrati e si estende ai margini delle colline moreniche, nelle vicinanze del Lago di Garda, a soli otto chilometri da Peschiera.
Trae la sua origine dal "brolo cinto de muro" (1617), giardino di Villa Maffei (opera di Pellesina, allievo del Palladio).
In quarant'anni di amorose cure, Carlo Sigurtà, avvalendosi di un secolare diritto di attingere acqua dal Mincio, ha ottenuto il "prodigio" di rendere lussureggiante l'arida vegetazione collinare.
Il Parco Giardino Sigurtà adagiato su due colline e in prossimità della valle del Mincio, a mio parere è una vera e propria opera d’arte. Dal 2000 non è più possibile effettuare l’intero percorso in auto, ma è disponibile un servizio continuo di trenini panoramici che accompagnano i visitatori per tutti i 7 chilometri del percorso (Itinerario degli Incanti), senza effettuare soste, con un modesto costo aggiuntivo.
Il Parco è bellissimo anche e soprattutto a piedi, ma non manca la possibilità di noleggiare biciclette e golf cart oppure di effettuare un tour a bordo dello shuttle, accompagnati da una guida.
Sono presenti chioschi adibiti alla ristorazione veloce, oltre ad aree attrezzate per i pic-nic.
Mi sento di consigliarlo sicuramente a tutte le famiglie, che hanno la possibilità di effettuare un percorso (durata variabile da un’ora a quattro) alla scoperta di angoli semplicemente meravigliosi, e agli amanti della fotografia.
Da segnalare il Viale delle Rose, immagine simbolo del Parco, e il Labirinto, inaugurato nel 2011, dopo ben 5 anni di lavoro.
Chiaramente, a seconda del periodo della visita (consigliati marzo ed aprile per “Tulipanomania”, la strepitosa fioritura di un milione di Tulipani) e delle condizioni atmosferiche, il giudizio sarà sicuramente positivo.
Alla prossima

MG

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