Borghetto
frazione del comune di
Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona è incluso nella lista
de "I Borghi più Belli d'Italia".
Oltre
al ponte visconteo, da vedere i caratteristici mulini ad acqua,
alcune ruote dei quali sono state rimesse in funzione, e la chiesa
parrocchiale dedicata a San Marco Evangelista ( l'edificio è
affiancato dalla torre campanaria di epoca scaligera che contiene una
campana risalente all'anno 1381 (una delle più antiche del
veronese).
Valeggio
significherebbe "luogo pianeggiante", anche se la
tradizione, in modo più suggestivo, riferisce il toponimo a Vale
dium, "Valle degli dei".
Speciali
al burro fuso e salvia, ma ottimi anche in brodo, i celebri
tortellini di Valeggio spadroneggiano tra i primi (rigorosamente
fatti a mano, si possono acquistare in numerosi pastifici di Valeggio
e Borghetto).
Qui
il tortellino è chiamato "nodo d´amore" perché
ricorderebbe il nodo di un fazzoletto di seta intrecciato da due
amanti prima di gettarsi nel Mincio.
Il
fiume è protagonista nei secondi: luccio in salsa, trota e anguilla,
preparati in vari modi, sono da gustare accompagnati dai vini Doc
della zona, il Bianco di Custoza e il Bardolino.
Nelle
vicinanze vi consiglio un
Parco assolutamente da visitare dove il tema è offerto
dall’incredibile lavoro operato dall’uomo in uno dei giardini più
belli del mondo.
Il
Parco Giardino Sigurtà ha una superficie di 600.000 metri quadrati e
si estende ai margini delle colline moreniche, nelle vicinanze del
Lago di Garda, a soli otto chilometri da Peschiera.
Trae
la sua origine dal "brolo cinto de muro" (1617), giardino
di Villa Maffei (opera di Pellesina, allievo del Palladio).
In
quarant'anni di amorose cure, Carlo Sigurtà, avvalendosi di un
secolare diritto di attingere acqua dal Mincio, ha ottenuto il
"prodigio" di rendere lussureggiante l'arida vegetazione
collinare.
Il
Parco Giardino Sigurtà adagiato su due colline e in prossimità
della valle del Mincio, a mio parere è una vera e propria opera
d’arte. Dal 2000 non è più possibile effettuare l’intero
percorso in auto, ma è disponibile un servizio continuo di trenini
panoramici che accompagnano i visitatori per tutti i 7 chilometri del
percorso (Itinerario degli Incanti), senza effettuare soste, con un
modesto costo aggiuntivo.
Il
Parco è bellissimo anche e soprattutto a piedi, ma non manca la
possibilità di noleggiare biciclette e golf cart oppure di
effettuare un tour a bordo dello shuttle, accompagnati da una guida.
Sono
presenti chioschi adibiti alla ristorazione veloce, oltre ad aree
attrezzate per i pic-nic.
Mi
sento di consigliarlo sicuramente a tutte le famiglie, che hanno la
possibilità di effettuare un percorso (durata variabile da un’ora
a quattro) alla scoperta di angoli semplicemente meravigliosi, e agli
amanti della fotografia.
Da
segnalare il Viale delle Rose, immagine simbolo del Parco, e il
Labirinto, inaugurato nel 2011, dopo ben 5 anni di lavoro.
Chiaramente,
a seconda del periodo della visita (consigliati marzo ed aprile per
“Tulipanomania”, la strepitosa fioritura di un milione di
Tulipani) e delle condizioni atmosferiche, il giudizio sarà
sicuramente positivo.
Alla
prossima
MG
Nessun commento:
Posta un commento