Il viaggio in Kenya lo abbiamo organizzato un giorno prima di partire...acquistando un "last second" e in pratica non abbiamo avuto il tempo di fare la profilassi. Ma tutto sommato se non vi avventurate in villaggi "masai" non dovreste avere problemi. Il
Kenya
è uno stato
dell'Africa
Orientale,
confinante a nord con Etiopia
e
Sudan
del Sud,
a sud con la Tanzania,
a ovest con l'Uganda,
a nord-est con la Somalia
e
bagnato ad est dall'oceano
Indiano.
Nairobi
è la capitale e la città più grande.
Noi
siamo atterrati a Mombasa,
abbastanza urbanizzata, è
una città araba sulla costa davvero molto particolare.
A
Mombasa
gli hotel in riva al mare richiamano i viaggiatori in cerca di sole,
sabbia e surf, mentre il patrimonio arabo, indiano ed europeo
coloniale offrono molti luoghi di interesse turistico da visitare,
e per spostaris a parte i taxi , c'è il tuk-tuk, un pittoresco taxi
a tre ruote.
L'elemento
morfologico che più caratterizza il Kenya è la Rift
Valley,
che lo attraversa da nord a sud, che si sviluppa da nord a sud e che
forma il bacino del Lago
Turkana(o
Rodolfo). Ai lati della Rift Valley si innalzano imponenti massicci
vulcanici, il maggiore dei quali è il monte
Kenya(5199
m), uno dei monti più alti dell'Africae
il Kilimanjaro(5358
m) al confine con la Tanzania, e a nord dove il territorio del Kenya
è occupato da un ampio tavolato desertico.
Il
Kenya, paese dell'Africa Orientale attraversato dall'equatore,
presenta climi molto vari. Nel nord si trovano aree desertiche, e nel
centro sud altopiani, con boschi e savane.
Il
clima, molto caldo e umido nelle regioni costiere, diventa più mite
e asciutto nel cuore del Paese, in rapporto all'altitudine.
Le piogge sono concentrate in due periodi dell'anno: da marzo a
maggio le grandi piogge, mentre da ottobre a dicembre le piogge sono
intense ma brevi.
Noi
siamo andati a settembre e lo consiglio sicuramente bel tempo, bassa
stagione e prezzi più bassi rispetto al periodo che va da dicembre a
febbraio.
A
Mombasa i ci
aspettava una guida che ci ha portato in un villaggio, dentro una
riserva naturale, vicino la località di Malindi.
Malindi
è una città
del
Kenya,si
trova sull'Oceano Indiano ed
è
è sede di un aeroporto
nazionale
ed è collegata a Mombasa
e
Lamu da una strada costiera. In direzione di Mombasa, la strada è
asfaltata, non molto rovinata; mentre in direzione di Lamu la strada
è stata asfaltata di recente grazie ad un accordo stipulato con i
Giapponesi ora loro sono autorizzati a pescare fino al 2020 nelle
acque territoriali keniote ma devono occuparsi di tenere in ordine il
collegamento Mombasa-Lamu.
Noi
alloggiavamo in una struttura italiana, devo dire che ci siamo
trovati molto bene sia per la pulizia che per il cibo, per non
parlare del mare stupendo.
Questi alloggi si trovano all'interno di una riserva dove può capitare che alla porta della villetta ti bussi una scimmia
e sulla spiaggia conosciuta come "isola dell'amore" mare
cristallino e turchese scortati sempre nei nostri spostamenti dai
beach boys che all'inizio mi spaventavano...ma invece sono molto
discreti e ti proteggono...
e ci hanno portato in un villaggio vicino
dalla stessa spiaggia "Watamu" davvero caratteristico.
Il
Kenya per i turisti è la quintessenza dell'Africa, spazi sconfinati
di savana dove il tono rosso della terra si contrappone all'intenso
blu del cielo. In questi luoghi è ancora possibile vedere grandi e
possenti animali vivere liberi, per tale motivo i safari sono una
delle maggiori attrattive turistiche.
Per arrivare al Parco abbiamo attraversato una pista
alquanto difficile che collega Malindi al distretto di Kitui.
Noi abbiamo fatto due giorni di Safari a "Tsavo est" passando anche attraverso il Parco Nazionale Tsavo Est.
Abbiamo alloggiato all'interno del parco nelle tende...ma più che tende erano veri e
proprie villette,
in prima fila sul fiume si
vedevano gli elefanti fare il bagno e poi te li ritrovavi a mangiare
l'erbetta sul terrazzo della tenda.Tutto comunque sotto controllo
perchè si è sempre scortati a nche la notte dietro la tenda dai
Masai.
Non
avevamo luce solo una torcia e no acqua ad esempio la doccia dentro
una pietra aveva come anticamente si faceva un sacco di pelle pieno
di acqua tirata giu la cordicella veniva tutta in una volta...che
esperienza!!!
Il Safari è un'escursione "obbligatoria" per chi visita il Kenya, basti immaginare la migrazione degli animali selvaggi in Masai Mara, uno dei più impressionanti fenomeni del regno animale.
La
natura in questa nazione è ancora padrona non solo delle pianure, ma
anche dei terreni paludosi, dove si trovano coccodrilli e ippopotami,
ed i laghi della Rift Valley accolgono non solo numerose varietà di
pesci, ma anche grandi stormi di fenicotteri rosa, che qui di fermano
per sfamarsi.
L'ambiente dominante è quello della savana, protetto da
numerosi parchi naturali che coprono circa il 10% del territorio
nazionale; mentre a nord, nelle zone meno piovose, la savana sfuma
nel deserto. La savana è l'habitat di grandi mandrie di erbivori
(antilopi, gazzelle, giraffe, bufali, zebre, elefanti) e dei loro
predatori (leoni, leopardi e ghepardi) e nelle acque dei laghi e dei fiumi vivono ippopotami e coccodrilli.
Al ritorno dal safari avendo fatto amicizia con la guida ci siamo fatti portare a vedere un villaggio masai...che incanto...tutti quei colori...!!!
I
Masai
sono
un popolo che vive sugli altopiani intorno al confine fra
Kenya e Tazania sono tradizionalmente pastori e la loro cultura
gravita attorno alla cura del bestiame.
I masai hanno una struttura
patriarcale,
e gli anziani hanno potere decisivo quasi assoluto per quanto
riguarda gli affari comunitari.
Le
singole case sono fatte con sterco mescolato a fango e posto su di
una struttura di rami flessibili. La forma è ovale con l’entrata
bassa verso il punto di minor larghezza. All’interno la casa è
divisa in tre sezioni. Al centro un focolare dove cucinare, ad un
capo il letto dell’occupante, dall’altro lato il letto per i
bambini o un piccolo ripostiglio. L’altezza massima della casa è
di circa 1,5 metri.
I
masai non hanno strumenti musicali, il coro può dare un tono
continuo o un’armonia, su questa base il cantante principale –
olo-aranyani – canta il tema musicale. La maggioranza delle canzoni
masai prevedono un solista che annuncia il tema del canto, ed un coro
che risponde in maniera antifonale oppure con un solo vocabolo.
In
questo villaggio i masai ci hanno offerto braccialetti e orecchini
confezionati d aloro.
Vi consiglio di non perdere anche il safari marino.
Vi consiglio di non perdere anche il safari marino.
In
pratica con delle barche
ti portano a vedere isolotti davvero
incredibili e la vista delle mangrovie,formazione
vegetale costituita da piante
prevalentemente
legnose è caratteristica.
Poi ci siamo soffermati in un isolotto a
mangiare aragoste arrostite...
il tutto organizzato dai beach boys e
ad un prezzo sicuramente più conveniente ed un'esperienza più
autentica di quella che si poteva fare se acuistata in villaggio.
Tuttavia
è uno sbaglio pensare che il Kenya sia solo un grande parco per
emozionanti safari, questi luoghi sono stati la "culla della
cività", infatti nel 1920 presso il sito di Hyrax Hill, sono
stati rinvenuti dei resti di ominidi, vicino al Lago Nakaru, e sono
risultati i più antichi mai ritrovati. Questi reperti, tornati alla
luce grazie al lavoro dell'antropolo e archeologo Louis Leakey,
possono essere osservati, insieme a molte altre reliquie, anche della
storia del paesaggio, al Museo Nazionale del Kenya sito a Nairobi.
Le grandi città del Kenya, come Nairobi, possono essere molto interessanti, ma qui il progresso si scontra con la povertà, e la criminalità che ne consegue danno vita a luoghi dove per i turisti è meglio non sostare. Ma è sufficiente uscire dalla città per ritrovare spazi incontaminati, gente semplice ed ospitale che parla più facilmente lo Swahili che dell'Inglese, l'altra lingua ufficiale del Kenya.
Le grandi città del Kenya, come Nairobi, possono essere molto interessanti, ma qui il progresso si scontra con la povertà, e la criminalità che ne consegue danno vita a luoghi dove per i turisti è meglio non sostare. Ma è sufficiente uscire dalla città per ritrovare spazi incontaminati, gente semplice ed ospitale che parla più facilmente lo Swahili che dell'Inglese, l'altra lingua ufficiale del Kenya.
Comunque
solo dopo essere stata in Kenya posso capire cosa significhi "mal
d'Africa" è inutile ti incanta a tal punto che ci vorresti
sempre tornare; e quando penso a questo posto autentico penso sempre
ai colori e ai profumi che quel vento africano ci inebriava.
Alla
Prossima M.Grazia
wow che bella, è una terra da scoprire, ti affascina con la sua cultura, i suoi luoghi e le persone con il loro stile e modo di vivere
RispondiEliminaIl Kenya è stupendo
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