Agrigento
è
un capoluogo siciliano, bagnato dal mare e ricco di profumi intensi. Proprio nel mese di aprile abbiamo deciso di passare in questa bella città
cinque giorni in un hotel sul mare dotato di Spa e vicino alla famosissima Cala dei
Turchi.
Fondata
intorno al 580
a.C.,
Agrigento vanta un territorio in cui si insediarono i vari popoli che
lasciarono traccia nell'isola. È
nota come Città
dei templi per
la sua distesa di templi
dorici dell'antica
città greca posti nella cosiddetta valle
dei Templi,
inserita, nel 1997,
tra i patrimoni
dell'umanità dall'UNESCO.
Anche
se il centro storico di Agrigento risulta degradato dal tempo, si
possono ancora visitare alcuni dei monumenti principali, come la
cattedrale di San Gerlando, il monastero di Santo Spirito e le porte
delle cinta muraria.
Vi
consiglio di organizzarvi:
1. Un giorno dedicato alle Architetture
religiose
Seminario
vescovile, Annesso è il Palazzo
Steri Chiaramonte risalente al
Trecento
Palazzo
Vescovile. Costruito nella prima metà
del XVII sec
Curia
Arcivescovile , adiacente al Palazzo
Vescovile
Biblioteca
Lucchesiana, separata dal Palazzo
Vescovile grazie alla Chiesa di Sant'Alfonso, presenta all'esterno un
bel portale. La biblioteca è ricca di oltre 60000 volumi di
datazione antichissima, cinquecentine ed incunaboli disposti su
scaffali di legno di notevole pregio artistico.
2. Un giorno dedicato alle Chiese
Cattedrale
di San Gerlando.
La Cattedrale fu edificata a partire dalla seconda metà del XI sec
Santuario
di San Calogero,
XVI sec. La chiesa è a tre navate e al suo interno le decorazioni
ricalcano lo stile barocco.
Basilica
di Santa Maria dei Greci (costruita
sulle fondazioni di un tempio dorico). XII sec. il prospetto è in
stile arabo-normanno e vi si accede attraverso un cortile delimitato
da un portale in stile barocco
Basilica
dell'Immacolata Concezione o San Francesco.
XVII sec. La basilica si presenta a navata unica. il prospetto è in
stile barocco a tre ordini con due imponenti torri campanarie e la
statua del Santo Patrono d'Italia, in marmo bianco. Sulla torre
campanaria, invece, si trova la statua della Madonna con il bambino.
3. Un giorno dedicato alle Spiagge
di Agrigento
La
provincia di Agrigento presenta spiagge di straordinaria bellezza
molto ambite da tutti, siciliani e non. Sabbia fine e mare
cristallino che si susseguono da Sciacca e Porto Empedocle a Licata.
Noi
abbiamo soggiornato in un hotel dotato di una buona spa in prossimità
della famosa spiaggia Scala Dei Turchi.
La
Scala dei Turchi è una grande roccia a picco sul mare nella zona di
Realmonte. È una delle attrazioni più visitate dell’intera
provincia di Agrigento grazie alla sua caratteristica scogliera di
colore bianco e alla sua forma.
Una
vera e propria scalinata di colore bianco luminoso che incornicia il
mare blu e una volta arrivati in cima è possibile ammirare gran
parte della costa agrigentina.
4. Un giorno dedicato alla VALLE DEI TEMPLI
Il
Parco, ampio circa 1300 ettari, conserva uno straordinario patrimonio
monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell'antica città
di Akragas e il territorio ad essa circostante sino al mare. Nella
Valle dei Templi, dichiarata nel 1997 dall'Unesco
"patrimonio mondiale dell'umanità",
si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo,
immerso in un paesaggio agricolo di rara bellezza prevalentemente
costituito da ulivi centenari e mandorli. Akragas fu una delle più
importanti colonie greche della Sicilia, estesa circa 450 ettari,
fondata circa il 582 a.C. da coloni provenienti dalla vicina Gela e
da Rodi.Tempio
di ErcoleL'edificio,
costruito in calcarenite locale, è di stile dorico e poggia su un
basamento di tre gradini e presenta sei colonne sui lati brevi e
quindici sui lati lunghi.Tempio
di GioveIl
tempio di Zeus o Giove Olimpico, costruito in calcarenite locale, è
uno dei pochi edifici sacri agrigentini di cui è sicura
l'attribuzione alla divinità ed era il più grande tempio dorico
dell'Occidente.Tempio
di GiunoneIl
tempio, la cui attribuzione a Giunone è dovuta ad una erronea
interpretazione di un brano di un autore latino, è costruito in
calcarenite locale e sorge in posizione dominante presso l'estremità
orientale della Collina dei Templi.Tempio
della ConcordiaL'edificio,
costruito in calcarenite locale, è di stile dorico (440-430 a.C.),
poggia su un basamento di quattro gradini e presenta sei colonne sui
lati brevi e tredici sui lati lunghi.Tempio
di VulcanoIl
tempio, costruito in calcarenite locale, sorge su uno sperone
roccioso a Ovest della Collina dei Templi ed è separato dal
Santuario delle Divinità Ctonie (della terra) dal taglio naturale
della Kolymbethra, la "magnifica piscina" realizzata
durante il V sec. a.C. in cui confluiva una complessa rete di
acquedotti.Tempio
di AsclepioAsclepio,
il dio greco della medicina chiamato dai Romani Esculapio, era
venerato ad Akragas in una grande area sacra (metà IV-II sec. a.C.)
comprendente diversi edifici per il culto e lo svolgimento dei
rituali terapeuticiTempio
di DemetraNella
parte orientale della città, sul fianco del ripido pendio con cui si
conclude la Rupe Atenea nella valle del fiume Akragas (oggi torrente
San Biagio), si trova il tempio di Demetra.Santuario
delle divinità Ctonie e Tempio dei DioscuriTempio
di Iside
5. Un giono dedicato al Corpo con massaggi e al palato con i Piatti
Tipici
Nelle
zone costiere e nelle Isole Pelagie la gastronomia è naturalmente
legata al pesce e al mare:
minestra
di seppie,
da gustarsi a Siculiana
Marina
la
sogliola
alla saccense a Sciacca,
le
polpette
di sarde a
Licata.
Mentre
nell'entroterra e nelle zone montane la prevalenza dei prodotti della
terra:
la
pasta
di S.Giuseppe a
Ribera ,
quella
coi carciofi
a
Menfi,
con
fave
e ricotta a
Montevago,
coi
ceci
a
Favara;
i
cavatelli
all'agrigentina;
il
coniglio
all'agrodolce a
S.Angelo Muxaro,
la
stigghiolaa
Racalmuto,
"u
pitaggiu"
a Castrofilipppo" e, forse le specialità più originali della
provincia di agrigento, il "macco"
di
Raffadali e il"tagano"
di
Aragona.
Le
arance
di Ribera,
la
pesca
di Bivona,
l'uva
di Canicattì,
il
melone cantalupo
di Licata,
le
olive e l'olio di Caltabellotta, Burgio e Lucca Sicula - si
arricchisce con quelli dell'attività pastorale, quali carni e
formaggi, freschi e stagionati, di Cammarata, S.Giovanni Gemini e
S.Stefano di Quisquina.
Nella
pasticceria, dominano in tutto l'agrigentino, la ricotta
e
le mandorle: cassatelle
a
S.Margherita Belice e "minni
di virgini" nella
vicina Sambuca, biscotti
ricci e
quadrelli
di mandorla e pistacchio a
Canicattì; rara specialità del capoluogo è il couscous
dolce,
mentre al
melone si
può gustare nel piccolo centro di Joppolo Giancaxio. A
ciò si aggiunga una produzione vinicola che negli ultimi anni ha
conosciuto sempre più numerosi e significativi riconoscimenti.
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Se volete comprare prodotti tipici ed eccezionali vi consiglio di non perdere l'Azienda Scyavuru.
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Alla prossima. MariaGrazia
Agrigento è stupenda! Ma neanche le cassatelle scherzano! ;-)
RispondiEliminaSi è vero sono buonissime!
EliminaSi è vero sono buonissime!
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